1.Per non rimanere silenti davanti all’orrido vuoto di idee e di passioni a cui la stupidità del potere vuole sottometterci
2.per smettere di farci credere che bios, la vita intelligente, la vita degli esseri logici sia in antitesi con zoe, la nostra vita animale
3. perché i nostri cervelli non si spengano soffocati per l’inquinamento creato dal sistema mediatico
4. perché la dimensione del simbolico venga riconosciuta indispensabile per gli scambi e le interazioni della vita sociale
5.perché il sistema del territorio possa ri-generare in modo ciclico la propria identità
6. perché si continui a creare e ricreare comunità
7. perché ognuna possa vivere scegliendo il proprio percorso di senso
8 e perché i valori intesi come convincimenti condivisi a livello generale ed assunti a livello individuale (e viceversa) possano essere identificati in modo dialettico e critico
9. per tutti questi motivi
10. occorre che venga riconosciuto il concetto di sostenibilità culturale
in modo che la società civile e quella politica sì impegnino a garantire le condizioni per produrre e riprodurre le nostre idee, i nostri credi, la nostra arte, i nostri simboli e le nostre passioni. E non ci facciano morire annegati dai fiotti della volgarità, dell’idiozia, della morbosità, della trivialità.
Monica Amari
ottobre 2010